Cattive abitudini e come danneggiano il tuo corpo e il tuo cervello

cattive abitudini

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Marzo 28, 2023

L’epidemia silenziosa: le cattive abitudini che minano la nostra salute senza che ce ne accorgiamo

Viviamo in un’epoca di consapevolezza sulla salute, eppure siamo circondati da una fitta rete di comportamenti automatici, le cosiddette cattive abitudini, che minano il nostro benessere fisico e mentale in modo subdolo e costante. Non si tratta solo di fumo o abuso di alcol, che sono vizi universalmente riconosciuti. Ne esistono di quotidiane, spesso percepite come innocue o addirittura necessarie, che agiscono come veri e propri “killer silenziosi”, compromettendo la nostra qualità della vita e accelerando l’invecchiamento. La chiave per la prevenzione è riconoscere queste cattive abitudini per spezzarne il circolo vizioso.

 

1. La sedentarietà estrema: il nuovo fumo

Una delle cattive abitudini più dannose e sottovalutate nella società moderna è la sedentarietà prolungata. Non basta fare un’ora di palestra la sera se poi si passano otto ore alla scrivania e altre tre sul divano.

Perché è una cattiva abitudine: Stare seduti per lunghi periodi rallenta il metabolismo, influisce negativamente sulla circolazione e sulla postura, e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e persino alcuni tipi di cancro. I medici sottolineano che l’inattività cronica è un fattore di rischio indipendente. Interrompere la sedentarietà con una breve camminata ogni ora è essenziale per contrastare questa tra le più insidiose cattive abitudini.

 

2. Il sovraccarico digitale e la distrazione costante

L’onnipresenza di smartphone e schermi ha creato nuove abitudini comportamentali che colpiscono il nostro cervello. L’uso incessante dei social media, le notifiche continue e la tendenza a consultare il telefono anche in bagno o a letto sono forme di stress cronico e distrazione che hanno un impatto neurologico significativo.

Perché è una cattiva abitudine: Il continuo scrolling e il multitasking digitale riducono la nostra capacità di concentrazione profonda, aumentano i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) e, se usati prima di dormire, inibiscono la produzione di melatonina, compromettendo la qualità del sonno. La privazione cronica del sonno, innescata da queste abitudini digitali, è dannosa per la memoria e per il sistema immunitario.

 

3. La dipendenza emotiva dal cibo e la dieta “all’italiana”

Molti italiani credono di mangiare bene perché seguono la dieta mediterranea, ma alcune cattive abitudini alimentari sono insidiose. Non si parla solo di junk food, ma dell’abuso di zuccheri raffinati (nascosti in salse, bevande e prodotti da forno industriali), di carni lavorate e della tendenza a mangiare sull’onda delle emozioni.

Perché è una cattiva abitudine: Il consumo eccessivo e costante di zuccheri provoca picchi e cali glicemici che logorano il pancreas e favoriscono l’infiammazione cronica, un motore di molte patologie degenerative. Mangiare per noia, rabbia o stress (il cosiddetto emotional eating) è una delle cattive abitudini che ci fa perdere il contatto con i segnali di fame e sazietà, portando a sovrappeso e insulino-resistenza. Dobbiamo imparare a distinguere la fame fisica da quella emotiva per vincere queste cattive abitudini.

 

4. Il dialogo interiore negativo e il perfezionismo tossico

Non tutte le cattive abitudini sono fisiche. Le abitudini mentali negative possono essere altrettanto distruttive. Critica costante di sé, rimuginazione sul passato e la paura di non essere “abbastanza” sono cattive abitudini che generano stress mentale cronico.

Perché è una cattiva abitudine: L’autocritica e il pessimismo abituali innalzano i livelli di ansia e depressione, compromettendo la salute mentale. Lo stress cronico, alimentato da queste cattive abitudini cognitive, è stato dimostrato che può effettivamente causare un restringimento del centro della memoria nel cervello (ippocampo), influenzando le capacità cognitive. È fondamentale sostituire queste abitudini con l’auto-compassione e l’accettazione dell’errore come parte del processo di crescita.

 

5. Respirare male e trattenere gli starnuti

Esistono cattive abitudini legate a funzioni basilari che passano completamente inosservate. Molte persone respirano in modo superficiale (respirazione toracica anziché diaframmatica) o trattengono uno starnuto per educazione o discrezione.

Perché è una cattiva abitudine: La respirazione superficiale non ossigena adeguatamente il cervello, mantenendoci in uno stato di lieve stress e affaticamento. Trattenere uno starnuto è un’azione fisicamente pericolosa, poiché la pressione generata può danneggiare le membrane dei vasi sanguigni negli occhi o nel cervello, e in casi estremi, causare lesioni al timpano o alla gola. Correggere queste cattive abitudini respiratorie e comportamentali è un piccolo passo verso un grande benessere.

 

Conclusione: trasformare le abitudini per la longevità

Le cattive abitudini non sono difetti morali; sono schemi neurali radicati che ci fanno agire in modo automatico per cercare una ricompensa immediata o evitare uno sforzo. Riconoscere che la sedentarietà, la dipendenza dagli schermi, il perfezionismo e le cattive abitudini alimentari sono fattori di rischio pari, se non superiori, al fumo, è il primo passo per migliorare la salute e la longevità. L’unica via d’uscita è sostituire gradualmente queste cattive abitudini con comportamenti più salutari, un passo alla volta. Superare le cattive abitudini è una scelta di vita.