Non pensavo che in Sicilia esistesse un borgo a forma di stella marina: Centuripe regala panorami unici

Non pensavo che in Sicilia esistesse un borgo a forma di stella marina: Centuripe regala panorami unici

Veduta aerea mozzafiato di Centuripe, il "balcone della Sicilia", che rivela la sua insolita forma a stella marina, incastonata nel paesaggio. - pinandgo.it

Antonia Cattaneo

Ottobre 30, 2025

Su una rupe che guarda la valle del Simeto si staglia un borgo con una conformazione insolita: le vie e i colli disegnano una sagoma che molti descrivono come simile a una stella marina. Si tratta di Centuripe, definita da Giuseppe Garibaldi il “balcone della Sicilia” per la posizione panoramica che offre sull’Etna e sulla Piana di Catania. Chi arriva nota subito la vista: terrazze naturali, cigli rocciosi e un’urbanistica che segue l’andamento della pietra invece che una griglia regolare. Questo rende il borgo visivamente riconoscibile anche da lontano.

Un borgo con una forma che racconta il territorio

La distanza tra le piazze e i belvedere di Centuripe non è casuale: l’insediamento si è sviluppato su rilievi e contrafforti naturali, adattando le costruzioni alla geografia. Il risultato è una pianta urbana che può ricordare i raggi di una stella oppure i profili di un “gigante addormentato”, a seconda dell’angolo di osservazione. Nel corso dei secoli questa conformazione ha influenzato la vita quotidiana: strade più strette dove il vento si incanala, scalinate che collegano quartieri e punti di osservazione naturali usati per controllare la valle.

La posizione ha anche un significato strategico: dal borgo si controllavano le vie interne della Sicilia orientale, motivo per cui varie dominazioni si sono avvicendate qui. Le curve del centro storico conservano tracce di passaggi differenti, dall’età greca a quella romana fino alle dominazioni medievali. Un dettaglio che molti sottovalutano è la continuità dell’insediamento: non è un nucleo nato ex novo, ma il frutto di stratificazioni millenarie che si sovrappongono ancora oggi.

Osservando Centuripe da un punto alto si capisce perché alcuni lo definiscono panoramico: la vista spazia fino al mare nella luce tersa e, nelle giornate limpide, l’Etna domina l’orizzonte. È un fenomeno che in molti notano solo d’inverno, quando l’aria più pulita rende i contorni più netti.

Non pensavo che in Sicilia esistesse un borgo a forma di stella marina: Centuripe regala panorami unici
Vista aerea notturna di Centuripe, un borgo siciliano illuminato. Le sue vie sinuose disegnano una caratteristica forma a stella. – pinandgo.it

Il patrimonio che porta alla luce la storia

Centuripe conserva testimonianze che raccontano il suo ruolo nell’antichità. Le indagini archeologiche hanno messo in luce resti che vanno dall’età preistorica al periodo ellenistico e romano, segno di un centro che fu importante sotto varie dominazioni. Il Museo archeologico regionale custodisce molti di questi reperti: frammenti di terracotta, corredi e materiali d’uso quotidiano che ricostruiscono la vita di una città che visse una fase di grande fioritura tra IV e I secolo a.C. Un dato che gli studiosi evidenziano è la produzione artistica locale, prime tra tutte le ceramiche policrome con scene figurate, che attestano contatti culturali estesi.

Nel Medioevo la storia non si fermò: la città subì distruzioni, come quella attribuita al periodo di Federico II, e venne ripopolata successivamente dai Moncada; ogni passaggio lasciò segni urbanistici e architettonici. Il Castello di Corradino rappresenta un esempio di queste trasformazioni: nato come monumento funerario in epoca antecedente, fu riconvertito in struttura difensiva e oggi i suoi resti raccontano una storia di adattamenti funzionali attraverso i secoli.

Un dettaglio che molti sottovalutano è la continuità tipologica degli strumenti rinvenuti: dalla grande agricoltura antica agli attrezzi per la lavorazione della ceramica, si legge un filo economico che lega l’antichità al presente. Questa lettura stratigrafica è utile per comprendere come il paesaggio e l’economia locale si siano plasmati intorno alle risorse del territorio.

Cosa vedere e come muoversi nel borgo

Per chi visita Centuripe la scelta degli spazi da vedere è concentrata intorno al centro storico e ai punti panoramici. Nel cuore del paese emergono resti di strutture romane: il Ninfeo romano è uno dei più interessanti, con ambienti che in origine includevano calidarium, tepidarium e frigidarium. Le tracce architettoniche rimandano a un uso termale e scenografico degli spazi, anche se molti decori originari sono andati perduti.

La piazza centrale ospita la Chiesa dell’Immacolata Concezione, costruita nel XVII secolo con una facciata barocca e un interno scandito da navate e cappelle: qui si conservano opere e arredi che documentano la produzione artistica locale e la devozione popolare. Allo stesso tempo, nelle vie laterali si incontrano chiese minori e oratori che offrono differenti stili e stratificazioni architettoniche, dal gotico al barocco, spesso ricchi di tele e sculture.

Muoversi a Centuripe significa percorrere scalinate e vicoli in pendenza; per questo è utile prevedere soste ai belvedere per godere della vista sulla valle. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è la differenza di microclima tra le parti alte e quelle basse del borgo: nelle ore più calde la brezza dalla valle mitiga la temperatura, mentre la sera la quota regala aria più fresca. Per chi organizza un itinerario è consigliabile abbinare la visita al museo agli spazi esterni: le rovine e le chiese sono più comprensibili accompagnate dagli oggetti esposti e dalle didascalie.

Un dettaglio concreto: molti visitatori con interesse archeologico scelgono di dedicare mezza giornata al museo e mezza giornata a percorsi a piedi lungo i punti panoramici, così da alternare contesto museale e osservazione diretta del paesaggio.