di Manola Mendolicchio

Avreste mai pensato di visitare una città come Napoli, insieme ai bambini, lasciandovi guidare da un commissario?

No?

Allora questo è il momento per farlo, anche perché Ricciardi non è un commissario qualunque.

Napoli vi aspetta: buon viaggio!

 

Ero a BookPride di Milano - Fiera Nazionale dell'Editoria Indipendente - alla ricerca di novità e non da leggere e condividere.

Arrivando davanti allo stand di Giulio Perrone Editore trovo una serie di libri, ognuno dei quali ha come tema una grande città, raccontata con gli occhi di uno scrittore, di personaggi letterari, di gente che vive quella città correndo dalla mattina alla sera.

Già tutto questo accende la mia curiosità

sono anche le copertine ad attrarmi: monocolore, essenziali, un unico disegno tratteggiato nella parte bassa, mentre la parte alta raccoglie il titolo e l'autore all'interno di un'etichetta reale e non disegnata.

La sensazione è stata quella di un tornare indietro nel tempo, a un periodo che nemmeno io ho vissuto, ma che nel mio immaginario ha le fattezze di questi libri.

Cosa fare a Napoli con i bambini

Studio Troncone, anni Trenta © Stefano Fittipaldi, Archivi Parisio e Troncone, Napoli

 

L'occhio mi cade su Napoli: affascinante, misteriosa, passionale, colorata, contraddittoria.

Una città che amo per diversi motivi uno tra i quali, non trascurabile, il buon cibo, soprattutto i babà - eh sì, confesso non faccio parte dell'area macrobiotica del Pianeta, una meta magica per fare una vacanza con i bambini.

Ho pensato ai ragazzi di PinAndGo e ai Tour su Napoli, ottima scusa quindi per acquistarli e  immergermi subito nella lettura!!

Ho intuito dopo le prime pagine che non potevo non parlarvene!

Andiamo per ordine quindi:

il titolo è:  La Napoli di Maurizio de Giovanni e del commissario Ricciardi 

Autrice Vincenza Alfano: napoletana doc, insegnante di letteratura, scrittrice e giornalista.

Maurizio De Giovanni è uno scrittore e ha ambientato tutti i suoi gialli nella Napoli degli anni trenta.

Come tutti i gialli che si rispettino, anche qui abbiamo un personaggio principale: il commissario Ricciardi.

E sarà proprio seguendo i vari casi del commissario, che entreremo a diretto contatto con la città: nelle case, negozi, chiese; ci inoltreremo tra le labirintiche vie e vicoli.

L'autrice è riuscita a intrecciare, con mirabile maestria, i suoi interventi esplicativi sul mondo letterario partenopeo di De Giovanni, ai brani tratti dagli stessi romanzi, così da riuscire a rimandarci un quadro a tutto tondo della città.

Alcuni di voi potranno obiettare che siamo nel 2019 e dunque forse qualcosa è cambiato dagli anni trenta a oggi; come sarebbe possibile utilizzare questo testo come spunto per una visita alle pendici del Vesuvio?

Le città si ingrandiscono, gli abitanti aumentano, ma il cuore pulsante di un luogo, i colori, profumi, scorci rimangono immutati.

Napoli riesce a rimanere uguale a sé stessa e nello stesso tempo a cambiare - prendete i quartieri spagnoli, lì da sempre, mentre il mondo intorno muta.

Inoltre, immaginate che spasso per i bambini capire cosa c'è ora,  che cosa è stato abbattuto oppure modificato, un edificio, una strada, un locale.

Il Gambrinus, per esempio, storica caffetteria che si affaccia su piazza Plebiscito.

un caffè con sfogliatella è d'obbligo, ancora allieta napoletani e turisti - anche Ricciardi non può iniziare la sua giornata senza questa tappa fondamentale e secondo me nemmeno voi ne farete a meno!

Esperienze da vivere a Napoli

Sfogliattelle golose per i bambini a Napoli

Il libro è suddiviso in capitoli, ogni capitolo corrisponde a un quartiere di Napoli dove De Giovanni ha ambientato un suo romanzo, questa cosa mi è piaciuta un sacco!!!

Pensate di essere in una grande città con i vostri bambini e poter decidere in base a una storia inventata da altri cosa vedere prima o dopo, lo trovo molto stimolante e divertente! 

Scoprire Napoli sarà un'avventura indimenticabile.

Si parte dal quartiere san Ferdinando per arrivare al Vomero, in mezzo l'incessante brulicare dell'umanità più variopinta.

Gli ultimi due capitoli sono dedicati, invece, ad altri interessanti modi per poter conoscere Napoli: il cibo e la musica.

Anche per queste sezioni Alfano e De Giovanni ci aprono la finestra su Ricciardi e i suoi compagni di viaggio...

avremo la sensazione di sentire il profumo del ragù che cuoce lentamente sul fuoco, assaporeremo in estasi una fragrante fetta di pastiera (per chi non la conoscesse è una pasta frolla che raccoglie al suo interno un ripieno di grano cotto, ricotta e una serie di aromi che non vi svelo, sarete costretti ad assaggiarla).

Inebriandoci di questi profumi, ascolteremo le melodie sussurrate o cantate a squarciagola nelle osterie o nei vicoli della città.

Be', sicuro, già così avete fatto contenta tutta la famiglia!

A Napoli dunque, non è solo un testo in cui ritrovare affascinanti ma inanimati scorci visivi, che hanno fatto da sfondo alle storie narrate da De Giovanni.

L'autrice ci dice esattamente il contrario: la città è lei stessa un personaggio, vivo, pulsante.

Alfano con l'ausilio di De Giovanni e il commissario Ricciardi ci invita a conoscerla da questo punto di vista; ci suggerisce che non basterà usare la vista, dovremo mettere in funzione anche quei sensi che di solito crediamo non servano per visitare e conoscere un luogo.

Nella città di Napoli, invece, non potrete farne a meno. Perché Napoli è la città dei cinque sensi. Spetta a noi capire quali mettere in funzione.

Provate con i vostri figli a fare questo semplice gioco, conoscere una città che state visitando utilizzando anche l'olfatto, il tatto, il gusto, l'udito.

Chissà che cosa ne viene fuori!

Scopri il Tour per bambini a Napoli