Indirizzo
Via del Teatro Greco, 1
98039 Taormina (ME)
Telefono
(+39) 0942.610213
E-mail
info [nospambot] pinandgo.it
Web
http://www.comune.taormina.me.it/la-citt/monumenti/teatro-greco.aspx

Caratteristiche e servizi

OK per bambini/ragazzi di 5 - 15 anni di età

Il monumento antico più importante e meglio conservato di Taormina è il teatro.

Fu realizzato in un punto panoramico meraviglioso, da cui si ammirano la mole dell'Etna e il Mar Jonio.
Su alcuni gradini è inciso il nome di Filistide, la moglie di Ierone II, il tiranno di Siracusa che molto probabilmente nel III secolo a.C. fece costruire il teatro taorminese.
L'edificio fu ricostruito in età romana e più precisamente nel II secolo d.C.


Teatro 3

La cavea, cioè lo spazio per le gradinate, ha un diametro di circa 109 metri ed è divisa in nove settori.
Il teatro di Taormina, per dimensioni, è il secondo della Sicilia dopo quello di Siracusa.
Alla sommità delle gradinate si trova un doppio portico, coperto da una volta.

Trentasei piccole nicchie si aprono sul muro del portico e forse servivano per accogliere alcune statue.
In età romana, l'orchestra del teatro fu trasformata in arena per i giochi dei gladiatori.


Teatro 4
La scena presenta tre grandi aperture, fiancheggiate da nicchie e da colonne qui ricollocate nel XIX secolo, dall'Architetto Francesco Saverio Cavallari.

Da anni ormai, il teatro di Taormina è la splendida cornice di eventi culturali e di premi di livello internazionale.

L'edificazione del teatro inizia probabilmente ad opera dei Greci intorno al III sec. a.C., all'epoca di Gerone II. Per consentire la costruzione fu necessario asportare manualmente dalla montagna oltre 100000 m cubici di roccia. L'impianto fu poi ristrutturato ed ampliato dai Romani, che inserirono colonne, statue e le ingegnose coperture.

Il Teatro antico di Taormina, che era nato per ospitare rappresentazioni drammatiche o musicali, si era trasformato durante l'epoca romana per far posto ai giochi gladiatorii e alle battaglie navali. Questo comportò l'ampliamento dell'orchestra, che in epoca greca era destinata ai suonatori, in modo da essere adattata alla nuova funzione di arena.

Il Teatro, oltre all'orchestra, è suddiviso in diverse parti:

I portici

Dietro il muro superiore di chiusura della platea, per aumentare il numero di posti, furono costruiti in mattoni due grandi portici che accompagnavano tutto lo sviluppo della platea. Le volte dei portici sostenevano una terrazza ciascuno. La prima volta sosteneva la terrazza più bassa, divisa in più ordini di sedili in legno riservati alle donne, mentre l'arco del secondo portico, che sosteneva la terrazza più alta del Teatro, senza sedili fissi, ospitava la gente più umile.

Scale di accesso

La scala a gradini compiva tre svolte e si restringeva man mano che si saliva. Nelle tre svolte vi erano tre porte che introducevano alla cavea: la prima dava la possibilità d'ingresso alle autorità e ai personaggi importanti, gli altri spettatori dovevano continuare a salire per poter entrare nella cavea.

Il Teatro Greco di Taormina è per grandezza il secondo Teatro più grande di Sicilia, dopo quello di Siracusa, ma è anche il più conosciuto al mondo ed il più ammirato. Lo squarcio che il tempo ha poi aperto lo ha arricchito della magnifica vista del golfo di Schisò e dell'imponenza dell'Etna, magnifica col suo pennacchio imbiancato per gran parte della stagione.

A partire dagli anni '50 il Teatro è stato sfruttato per ospitare varie forme di spettacolo che spaziano dal teatro ai concerti, dalle cerimonie di premiazione del David di Donatello dai concerti sinfonici dall'opera lirica al balletto.

La scena

La scena è la parte più importante che rimane del Teatro e conserva, in parte, la sua forma originale. Nulla invece rimane dei suoi ornamenti e delle colonne. Secondo molti studiosi, il primo ordine era costituito da nove colonne disposte a gruppi di tre, mentre il secondo era formato da sedici colonne più basse equidistanti tra loro. Si dice che queste colonne arrivarono via mare fino a Villagonia, furono poi agganciate con funi e tirate da orde di schiavi fino al Teatro. Durante il medioevo gran parte di queste colonne vennero asportate per costruire palazzi ed abbellire luoghi di culto, tra cui la Cattedrale.

La platea

La platea è tutta incavata nella roccia e poteva contenere fino a 5400 spettatori. I gradini erano distinti in due parti; nell'una sedevano gli spettatori, che potevano anche servirsi di cuscino; nell'altra metà, leggermente incavata, poggiavano i piedi coloro che sedevano sul gradino superiore. I primi posti erano sicuramente riservati alle autorità. Ancora oggi la cavea è divisa in nove sezioni cuneiformi, servite da otto scalette.

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